Rivolgersi
ad un supporto specialistico
Maggie ha rivelato la sua esperienza, quindi il suo collega ha l'opportunità di indirizzarla verso i servizi appropriati, se questo è ciò che Maggie desidera. Questi possono includere risorse interne come un programma di assistenza ai dipendenti o le risorse umane, che possono aiutare Maggie a esplorare le opzioni disponibili nell'ambito delle politiche aziendali, come il lavoro flessibile o i permessi per appuntamenti medici o legali, nonché le leggi locali pertinenti. Potrebbe anche essere opportuno indirizzare Maggie verso un supporto specialistico esterno, ad esempio verso professionisti legali o sanitari. La cosa più importante è assicurarsi che ciò avvenga con il consenso informato di Maggie, dando priorità alle sue scelte e alla sua indipendenza. Anche la sua collega non è un'esperta e non dovrebbe fornire consulenza legale, medica o psicologica.
Se Maggie non desidera ricevere ulteriore sostegno dopo aver rivelato la sua esperienza, è fondamentale che la sua collega rispetti la sua decisione, mantenendo una risposta empatica e solidale, a meno che non vi siano preoccupazioni immediate relative a gravi danni o minacce alla vita che richiedono un intervento più incisivo. La sua collega può continuare a darle messaggi importanti: che Maggie è importante, che lei crede a Maggie, che la violenza sessuale non è colpa di Maggie e che vuole aiutarla.
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La storia di Sarah e Andrew
Durata: 3:12
Sarah e Andrew condividono il loro percorso, alcuni dei modi in cui i datori di lavoro possono sostenere i dipendenti e offrono un messaggio di speranza.